Il corso

Il Corso di studio in Comunicazione interlinguistica applicata alle professioni giuridiche è strutturato in modo tale da offrire insegnamenti linguistici di alto livello affiancati da insegnamenti giuridici di base.
Per quanto riguarda l'aspetto linguistico, l'ammissione al corso di laurea è a numero programmato locale e prevede una selezione tramite un test di ingresso in due lingue. La prima di queste due lingue è obbligatoriamente l'inglese, mentre l'altra è a scelta tra il francese, lo spagnolo e il tedesco. Gli ammessi devono possedere la conoscenza di entrambe le lingue almeno a livello B2 (livello autonomo), come definito nel 'Quadro comune di riferimento europeo' del Consiglio d'Europa o altra istituzione di competenza. Nei tre anni di corso gli studenti e le studentesse avranno l'opportunità di affinare e potenziare le loro competenze orali e scritte in lingua inglese e nell'altra lingua di ammissione (francese, tedesco o spagnolo).

Per quanto riguarda l'aspetto giuridico, gli studenti e le studentesse acquisiranno competenze di base in tutti i settori caratterizzanti delle discipline attinenti al diritto. Coniugando il lato giuridico con quello linguistico, si fornirà agli studenti e alle sudentesse un bagaglio culturale e tecnico atto ad omologare le categorie del proprio sistema giuridico con quelle dei sistemi stranieri.

Le principali attività formative del Corso di Studio comprendono:
1) attività linguistiche, finalizzate al consolidamento della conoscenza delle due lingue straniere di studio; al consolidamento della competenza scritta e orale della lingua italiana; all'acquisizione delle conoscenze fondamentali necessarie alla mediazione interlinguistica e interculturale;
2) traduzione, ai fini della mediazione linguistica scritta, di testi inerenti le attività giuridiche e istituzionali, anche con il supporto di programmi informatici;
3) interpretazione dialogica, ai fini della mediazione linguistica orale nell'ambito giuridico e istituzionale;
4) conoscenze di base nei diversi settori del diritto: diritto civile, diritto costituzionale, diritto commerciale, diritto penale, diritto dell'Unione Europea, diritto comparato, diritto processuale civile e penale;
5) tirocini formativi presso aziende private, enti locali, pubbliche amministrazioni, istituzioni politiche pubbliche, rappresentanze diplomatiche, organizzazioni non governative (ONG), nonché presso università italiane ed estere, studi notarili e di avvocatura.

Gli sbocchi occupazionali sono molteplici e le competenze acquisite sono declinabili in vari settori lavorativi in virtù del carattere sempre più multiculturale e multilingue della società. In particolare, i laureati e le laureate potranno trovare impiego in studi forensi a dimensione nazionale e internazionale, studi notarili, uffici legali di imprese e istituzioni pubbliche italiane e straniere. Inoltre potranno svolgere attività di assistenza linguistico-legale nella comunicazione con il pubblico straniero e, in ambito d'impresa, nei rapporti con i mercati esteri.

Conoscenza e comprensione.

Lingua e traduzione
Il laureato:
- possiede una conoscenza approfondita della lingua italiana nelle sue strutture e varietà e nei suoi stili e registri;

- ha una conoscenza avanzata delle strutture e degli usi di due lingue straniere (livello C1 del quadro di riferimento europeo);

- è capace di gestire le proprie competenze linguistiche al fine di comprendere, produrre e rielaborare testi scritti e orali di diverso tipo e funzione in italiano e in due lingue straniere;

- conosce ed è in grado di utilizzare gli strumenti informatici per la ricerca on line e per la traduzione assistita che saranno oggetto di lezioni, seminari ed esercitazioni pratiche nei laboratori attrezzati.

Mediazione orale
Il laureato:
- è a conoscenza delle esigenze, dei principi e delle strategie necessari alla realizzazione della comunicazione interlinguistica ed interculturale con finalità diverse e in molteplici contesti, e in maniera specifica in riferimento al contesto giuridico;

- è consapevole dei principi etici e professionali che devono essere rispettati nello svolgimento dell'attività di comunicazione interlinguistica e dell'interpretazione dialogica, nonché delle regole dell'etica delle professioni giuridiche.

Competenze giuridiche
Il laureato:
- sa orientarsi nell'interazione tra una molteplicità di fonti normative, di varia origine, natura e efficacia giuridica. In particolare, il laureato è in grado di muoversi all'interno dei libri del Codice civile e di Procedura civile, del Codice penale e di procedura penale, avendone assimilato la struttura, la logica delle partizioni, i contenuti principali;

- conosce gli aspetti fondamentali dell'organizzazione d'impresa nonché dell'economia dell'innovazione e del capitale umano;

- sa utilizzare lo strumentario giuridico di base relativamente al diritto civile, al diritto costituzionale, commerciale e penale;

- grazie al percorso formativo offerto, è in grado di veicolare le proprie conoscenze generali e specifiche e di compiere un lavoro di approfondimento individuale o collettivo, tenendo in debita considerazione i collegamenti con la dimensione europea, comparatistica ed internazionale del fenomeno giuridico;

- possiede una buona conoscenza dei caratteri dell'ordinamento giuridico statale, la struttura e le funzioni dei suoi poteri, le regole sostanziali e processuali che l'autorità statale impone ai consociati al fine di mantenere integrità ed efficacia dell'ordinamento medesimo;

- possiede una buona conoscenza del sistema delle fonti del diritto italiano, dei principi fondamentali che presiedono al funzionamento dell'organizzazione istituzionale complessiva, nonché alla tutela delle libertà individuali e ai loro rapporti con l'ordinamento europeo;

- conosce le principali metodologie di analisi comparatistica del diritto, nonché i fenomeni che presiedono alla globalizzazione e all'armonizzazione del diritto;

- conosce i fondamenti del diritto internazionale e l'assetto istituzionale dell'Unione europea;

- possiede un livello di comprensione di base delle complesse interazioni tra fonti nazionali, europee e internazionali ed è in grado di orientarsi nelle fonti dell'articolato panorama giuridico europeo ed internazionale.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione.

Lingua e traduzione
Il laureato:
- è in grado di produrre un'ampia varietà di testi scritti in italiano e nelle 2 lingue straniere di studio;

- è in grado di comunicare oralmente in modo fluido ed efficace in due lingue straniere;

- è in grado di gestire le memorie di traduzione e i programmi di traduzione assistita.

Mediazione orale
Il laureato:
- riesce a fare un uso anche creativo ed originale, al fine di adattarsi a nuovi contesti, delle competenze e delle conoscenze acquisite per realizzare la comunicazione interlinguistica e interculturale tra l'italiano e le due lingue straniere prescelte;

- in maniera autonoma e consapevole, sa individuare le informazioni necessarie e gestire fonti e documenti – soprattutto di tipo giuridico - per la buona riuscita dell'interpretazione di trattativa;

- in totale autonomia è in grado di definire il proprio ruolo nell'ambiente lavorativo, inserendosi nel lavoro di squadra, fornendo il proprio contributo originale e gestendo il rapporto con collaboratori, clienti e pubblico.

Competenze giuridiche
In relazione alle competenze giuridiche acquisite, il laureato
- sa rapportarsi all'uso di testi e discorsi relativi alle categorie giuridiche italiane e straniere in modo da fornire una mediazione interculturale che garantisca la comprensione reciproca tra interlocutori provenienti dalla cultura giuridica italiana e quelli provenienti dalle culture giuridiche espresse nelle due lingue straniere studiate;

– è in grado di applicare le conoscenze linguistiche acquisite nell'ambito di processi comunicativi aventi contenuto giuridico, così come nella produzione e manipolazione di testi scritti a contenuto giuridico (in particolare con riferimento agli atti di diritto civile, compresa la contrattualistica commerciale, gli atti normativi in lingua italiana e straniera, gli atti processuali).

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati.

Giurilinguista di primo livello
Impiego in attività di lavoro dipendente od autonomo, che implichino funzioni caratterizzate da competenze giuridiche e linguistiche, come forme di assistenza linguistico-traduttiva, assistenza linguistico-legale e di traduzione giuridica.
Tali competenze consentono di trovare impiego presso studi forensi a dimensione nazionale ed internazionale, presso studi notarili, presso gli uffici legali delle imprese, presso le Istituzioni pubbliche italiane e straniere, presso la Pubblica amministrazione italiana e straniera, presso le Istituzioni dell'Unione Europea, presso organizzazioni non governative, presso Consolati e Ambasciate, presso Agenzie di traduzione giuridica. Le funzioni associate riguardano la mediazione interlinguistica e interculturale, l'assistenza linguistico-legale nella comunicazione (anche di tipo istituzionale e pubblicitario) con il pubblico straniero e, in ambito d'impresa, nei rapporti con aziende e mercati esteri.

Competenze associate alla funzione.

Giurilinguista di primo livello
Il Corso di Studio è finalizzato a garantire allo studente l'acquisizione della cultura giuridica di base, nazionale, europea e comparatistica, sia in prospettiva sincronica che diacronica. Questo gli consentirà di fare proprie competenze metodologiche e capacità interpretative in rapporto a tematiche utili alla comprensione e alla valutazione di principi o istituti del diritto positivo, nonché delle modalità di produzione ed evoluzione del diritto in rapporto alle società di riferimento. Inoltre, il laureato è in grado di svolgere ricerca giuridica di buon livello, sia in relazione al diritto interno che al diritto europeo, internazionale e comparato, avendo appreso una serie di abilità nel settore dell'informatica e delle lingue.
Attraverso le conoscenze ora delineate il laureato è in grado di porre in essere, ad esempio, le seguenti attività: traduzione di testi nel settore civilistico e commerciale, dalla contrattualistica agli altri atti e documenti giuridici tipici del contesto dell'impresa, del lavoro e della società, inclusi i contesti relativi alla risoluzione delle dispute in questi settori; svolgimento di attività di mediazione linguistico-giuridica in incontri di lavoro tra operatori commerciali all'interno dell'azienda e in fiere di settore; gestione di rapporti con la clientela estera; redazione di verbali di riunioni in italiano e in lingua straniera, redazione di bozze relative a documentazione giuridica; assistenza e mediazione linguistico-giuridica presso tribunali e uffici amministrativi, italiani e stranieri, svolgimento di attività di ricerca documentale; gestione di rapporti con il pubblico e con le Istituzioni pubbliche nazionali e internazionali.

Funzione in contesto di lavoro.

Giurilinguista di primo livello
Attività nel campo della traduzione, dell'interpretazione dialogica, della corrispondenza commerciale, della redazione, coredazione e traduzione di testi giuridici, della ricerca e gestione di documenti in lingua straniera relativi alle fonti del diritto italiano e straniero, della cura dei rapporti con il pubblico multiculturale e multilingue in contesti nazionali e internazionali, dell'assistenza giurilinguistica in azienda e in enti pubblici. Riassumendo, si tratta di un giurilinguista di primo livello.

Caratteristiche della prova finale.

La prova finale consiste nella stesura e discussione di un elaborato scritto, generalmente di carattere compilativo, che approfondisce alcuni aspetti rientranti in uno degli insegnamenti compresi nel corso di laurea.